Mercoledì 1 Settembre 2022
Siamo ad oggi e proviamo a fare chiaraezza sul tanto nominato di 5G, concetto quasi concreto che per ora è solo concretizzato in alcune citta importanti, ma nei prossimi 2 anni si espanderanno nelle città più piccole , anche se sino ad oggi è andato un po a rilento come tabella di marcia. Tuttavia a qui a brevi anni arrivera nella nostra quotidianità, s'intuisce specialmente dalle notizie sempre più numerose attorno a questo tema; Partnership, progetti e sperimentazioni che rapidamente si stanno moltiplicando.

Sempre di più con il 5G per il 2024 le cifre si stimano un incremento del traffico mobile pari a più di sessanta volte quello registrato nel 2013 (ovvero 136 Mld di Gigabytes). Si stima anche secondo alcuni studi,s che tra che nel 2030 ricoprira 90% della rete 5G, a supporto ci saranno comunque gli attuali network che resteranno operativi.

COME FUNZIONERà ?
A differenza delle reti attuali, infatti, il nuovo standard viaggerà su due spettri completamente diversi da loro: il primo, chiamato Sub-6GHz, viaggia su frequenze comprese tra 3.4 e 3.6GHz, mentre il secondo, chiamato millimiterWave (mmWave) si impadronirà delle frequenze più alte tra i 24.25 e i 29.5Ghz.
Queste ultime riusciranno a garantire le prestazioni da urlo del 5G anche in luoghi congestionati quali stadi, palazzetti sportivi, edifici pubblici, eventi e centri commerciali, con banda e potenza di segnale a sufficienza. Non mancherà ovviamente la retrocompatibilità con il 4G e il 3G, i nuovi modem potranno gestire quindi numerosissimi segnali contemporaneamente e spingersi fino ed oltre il muro dei 10 Gigabit per secondo.

IL 5G È DAVVERO VELOCE ?
La tecnologia e gli standard sono ancora in fase di lavorazione ma a regime il 5G permetterà trasferimenti fino a 20 Gbps; pensate che il 4G+ (o "advanced") arriva teoricamente ad un massimo di 1,2 Gbps tramite carrier aggregation, quindi con la congiunzione di più linee LTE. Insomma quasi 20 volte più veloce delle migliori condizioni odierne, seppure arriveremo pian piano a tali prestazioni. Al momento, in questa primissima fase che vedrà come protagonista.

Si tratta non solo di miglioramenti della "velocità pura", ma anche di altri importanti parametri quali la latenza (da 30 ms a 5 ms), la resilienza (da 1/100 a 1/1.000.000.000) e la densità (si passerà da 10-20k a oltre 1 milione di oggetti per chilometro quadrato). Un avanzamento tecnologico delle infrastrutture di rete che, sottolinea Vodafone, apre le porte all'arrivo di nuovi servizi sia per i consumatori (es. quelli legati al gaming mobile), sia per l'utenza aziendale (ad esempio la gestione dei numerosissimi sensori IoT: saranno più di 50 miliardi nel mondo entro il 2025 , di cui 600-700 milioni solo in Italia).

VEDIAMO ALCUNI MODELLI
Oramai diversi smartphone e dispositivi device sono capaci di navigare in 5G integrano al momento un modem Qualcomm, altri arriveranno a breve visto che sia MediaTek sia Huawei hanno già mostrato le loro soluzioni mobile. Ecco una piccola lista e il modem associato:

  • XIAOMI MI 10 T lite o modelli superiori (Snapdragon x50 1°gen)
  • SAMSUNG GALAXY S10 5G (Snapdragon x50 1°gen)
  • LG V50 5G (Snapdragon x50 1°gen)

La tecnologia non si ferma qui, infatti gia si sta sperimentando il 6G, tecnologia che rivoluzionerà la nostra vita quotidina, ancora ci vorra tempo, anche se il tempo nella nostra cilviltà, passa in fretta, quindi a qui a 10 anni, dovremmo vedere questa new tecnology crescrescere man mano.

IL 5G puo portare malattie fa davvero male? Gli appelli di ricercatori chiedono una moratoria sulla sperimentazione delle reti 5G sino a quando non saranno effettuati test più approfonditi per valutare l'impatto sulla salute e si menzionano i più recenti studi sui rapporti tra l'esposizione alle radiofrequenze e l'insorgere di tumori - due tra i più citati di recente sono quelli dell'ente governativo americano National Toxicology Program (NTP) e dell'Istituto Ramazzini di Bologna. Le previste reti 5G dovrebbero servire fino a un milione di dispositivi connessi per chilometro quadrato, circa mille volte più di quanto avviene oggi. Questo radicale incremento del numero di dispositivi aumenterà anche il traffico per punto di accesso alla rete, che avrà bisogno di celle sempre più piccole per offrire le prestazioni di connettività previste e un aumento della densità di antenne installate.
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